Cannes: agli hippie di Vinterberg il premio dell’Unione Europea

20 Maggio 2013


Un premio di incoraggiamento, che intende sostenere progetti dalle alte potenzialità. Non solo in termini puramente artistici e culturali, ma anche in un’ottica di riconoscimento da parte del pubblico e consenso al botteghino. Primi sorrisi a Cannes, in attesa dell’assegnazione della Palma d’Oro: Thomas Vinterberg riceve il premio MEDIA 2013, consegnato dall’Unione Europea per sostenere la distribuzione del suo ultimo lavoro, “Kollektivet”.

L’iniziativa rientra nei progetti con cui Bruxelles contribuisce all’industria cinematografica dei Paesi dell’Unione; un programma che, nel periodo compreso tra 2014 e 2020, prevede di mettere sul piatto quasi un miliardo e mezzo di euro, aumentando del 9% la cifra attualmente erogata al settore della settima arte. Una salutare boccata d’ossigeno per un comparto che si misura con le due facce della crisi, schiacciato nella morsa di minori investimenti nella produzione e dell’esodo del pubblico dalle sale.

Un successo che rinnova il suo feeling con Cannes quello di Vinterberg, anima insieme a Lars von Trier del movimento Dogma 95. Il regista danese, quest’anno a guidare i giurati della sezione “Un Certain Regard”, ha vinto con “Festen” il premio speciale della giuria nel 1998; solo l’anno scorso ha applaudito Mads Mikkelsen, vincitore del premio come miglior attore per l’interpretazione del suo “Jagten”, tradotto in Italia con “Il sospetto”.

Toni più leggeri per “Kollektivet”, prodotto dalla Zentropa di von Trier, traduzione cinematografica di una pièce teatrale firmata dallo stesso Vinterberg ed ispirata a fatti realmente vissuti dal regista nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza. La comune cui si riferisce il titolo del film è quella nella quale il giovane Thomas, figlio di genitori hippie, ha vissuto tra Anni Settanta e Anni Ottanta, in un ambiente insieme assurdo e stimolante.