Libri della settimana: Vermes, Cercas, Tallone

2 Maggio 2013


Lui è tornato anche se nessuno sembra prenderlo sul serio. Quando, complici i social network, sceglie di tornare in politica, tutti lo scambiano per un sosia, un guitto che si diverte a parodiare l’originale: invece, curiosa follia della Storia, si tratta di Adolf Hitler in persona. Visionario e cinico il romanzo di Timur Vermes, in libreria a metà maggio con Bompiani. Una memorabile pagina di humour nero, che invita a tenere alta l’attenzione in difesa della democrazia.

Sei frammenti ironici e gustosi; sei storie minime che indugiano su intime illusioni, assunte a modello per esorcizzare debolezze collettive. Nei suoi Racconti dell’errore, editi da Einaudi, Alberto Asor Rosa affronta con sublime leggerezza ingenue speranze e timori infondati, svelando con struggente empatia il senso di smarrimento dell’uomo contemporaneo. Dal terrore della morte all’utopia di una giovinezza infinita, un catalogo di sentimenti e passioni.

Sono feroci Le leggi della frontiera di Javier Cercas, tradotte in Italia da Guanda. Nella Spagna del 1978, ancora stordita dalla caduta del regime franchista, il giovane Ignacio vive un’estate al limite, tra la violenza dei bassifondi di Gerona e le prime furibonde passioni amorose. Passano vent’anni e il passato arriva per presentare il conto: vecchie fiamme e nemici mai dimenticati tornano prepotente alla ribalta nella vita di un uomo in cerca di se stesso.

È una Torino affascinante e tenebrosa quella de Il diavolo ai giardini Cavour, nuovo giallo di Massimo Tallone in uscita per la casa editrice E/O. Tre improbabili investigatori, in realtà agenti immobiliari, si muovono all’interno di un noir che non disdegna accenti di pura comicità, tra misteri intriganti e fatti inspiegabili. Nell’aura di una città celebre, da sempre, per i propri legami con la magia e l’esoterismo.