Livorno: artisti in prima linea con Combat Prize

19 Giugno 2013


Il suo nome si ispira ai reportage dal fronte filmati dai cineoperatori americani durante la Seconda Guerra Mondiale. Creativi con l’elmetto, sempre in prima linea, a documentare il cuore dell’azione e l’evolversi tumultuoso della Storia. Guarda all’arte come cronaca del presente, con chiaro riferimento alla sua valenza sociale la quarta edizione del Combat Prize, che dal 22 giugno al 6 luglio porta a Livorno ottanta artisti.

Il Museo Civico “Fattori” e il Museo di Storia Naturale ospitano la selezione dei finalisti, divisi nelle sezioni pittura, fotografia, grafica e – novità del 2013 – video e installazioni. In palio, tra i diversi premi, anche due periodi di residenza d’artista: a Berlino e al DOB di Belgrado, frizzante polo culturale che incarna al meglio l’eclettico spirito della capitale balcanica, al centro di un fervente processo di rinnovamento e giovane crocevia di nuovi contesti creativi.

Disparati gli spunti di riflessione proposti dagli artisti selezionati. Si passa dalle ricerche archivistiche con cui Giorgio Barrera costruisce il proprio personalissimo monumento alla memoria di Enrico Mattei, e si arriva alla tensione tra spazio dell’uomo e ambiente naturale nelle fotografie della spagnola Paula Anta. L’inglese Jacqueline Tune ritrae i suoi soggetti irradiati dalla luce di strumenti digitali, con computer e tablet a disegnare effetti di chiaroscuro dalle intensità barocche.

Le nuove geografie di Marco Cadioli, costruite grazie alla cartografia digitale, si specchiano negli scatti con cui Massimiliano Gatti documenta, con raffinata eleganza, le archeologie contemporanee del Medio Oriente; le surreali composizioni multimediali del brasiliano Thiago Parizi fanno da contraltare alle delicate atmosfere video del giovanissimo olandese Bart Wijsman e alle reliquie fotografiche della finlandese Virpi Velin.