Prima volta nei cinema italiani per l’esordio di Kubrick

26 Giugno 2013

Stanley Kubrick

Buona la prima? Tutt’altro. Un risultato che non soddisfa il suo autore, anzi: lo delude al punto da spingerlo a ritirare l’opera dalla circolazione, impedirne la visione. E così tutto finisce in soffitta, dove resta confinato per sessant’anni. Fino alla riscoperta. Arriva nelle sale italiane a fine luglio, per una tre giorni unica e irripetibile, il lungometraggio d’esordio di Stanley Kubrick. Il leggendario Fear and desire , mai visto prima d’ora – al cinema – nel nostro Paese.

La pellicola risale al 1953, quando un Kubrick venticinquenne si cimenta, reduce dalle prime prove come documentarista, con il suo primo film. Un lavoro totalmente autoprodotto, girato in poche settimane sulle San Gabriel Mountains, in California; un’opera germinale, che anticipa molti tra i temi che il regista svilupperà nel corso della sua lunga e straordinaria carriera. Un film sulla guerra, più che un film di guerra; centrato sull’analisi del senso di spaesamento che colpisce i soldati al fronte.

Nella vicenda dei quattro avieri abbattuti dietro le linee nemiche e decisi ad attraversare la giungla per ricongiungersi ai compagni non è difficile riconoscere la fragilità che sarà propria dei protagonisti di Full Metal Jacket , ma anche la completa insensatezza dei conflitti che emerge con cinica ironia ne Il dottor Stranamore . Nel ruolo del protagonista ecco Frank Silvera, direttyo da Kubrick anche nel successivo Il bacio dell’assassino .

Un lavoro che lo stesso Kubrick ha sempre considerato acerbo, arrivando di fatto a ripudiarlo e consegnarlo all’oblio. Negli ultimi anni è arrivato però il restauro della pellicola originale in HD, finanziato dalla Libreria del Congresso di Washington; nel 2008 l’edizione homevideo, arrivata anche in Italia in lingua originale con sottotitoli. Oggi la prima nelle sale italiane, evento nato grazie alla collaborazione da QMI e Minerva Production.