Cultura in spiaggia: la lunga notte di Demanio Marittimo

19 Luglio 2013


Dal tramonto all’alba: una lunga notte di eventi, incontri e racconti. Per immaginare nuovi spazi – mentali ma anche reali – da eleggere a piattaforma privilegiata per una cultura che sia davvero trasversale, felice contaminazione di generi e linguaggi. L’arte si dà appuntamento in spiaggia per la terza edizione di Demanio Marittimo Km.278, evento che nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 luglio anima il litorale di Senigallia.

Una volta chiusi gli ombrelloni e ripiegate le sdraio il litorale di popola di talk, reading, performance e think tank che vedono in gioco i protagonisti della scena contemporanea. Un programma dal ritmo serrato, che passa senza soluzione di continuità dalle ultime urgenze espresse dal web fino ai modi con cui l’architettura ripensa oggi lo spazio urbano: dalle infrastrutture digitali a quelle reali, sognando inediti contesti dove fare cultura.

Tocca a Ron Gilad, creativo dell’anno secondo l’autorevole Wallpaper , tracciare la rotta per il design di domani; mentre Stefano Ribolli Pansera porta la propria testimonianza di curatore del Padiglione Angola, premiato con il Leone d’oro della Biennale di Venezia: un successo inatteso, il suo, che ha dimostrato come la geopolitica dell’arte si vada assestando secondo nuovi intriganti parametri.

A toccare le corde più profonde dell’animo sono, naturalmente, le performance d’artista selezionate e coordinate da Andrea Bruciati e Ljudmilla Socci: enigmatiche atmosfere per Roberto Paci Dalò, che grazie alla fascinazione della musica evoca aromi d’oriente; mentre a chiudere un ideale giro del mondo sono Davide Mancino Zanchi, il collettivo greco mETIC e l’artista svedese Malin Ståhl.