Danza: le coreografie contemporanee di France Danse

15 Luglio 2013


Uno scambio culturale intenso e intrigante, due scuole che si confrontano e mescolano con felici intuizioni. L’Italia guarda al di là delle Alpi per una nuova edizione – la quarta – di France Danse, biennale itinerante che fotografa con la complicità dell’Institut Français la scena della danza contemporanea in Francia. Portando in diciannove città, dall’Alto Adige alla Sicilia, venticinque produzioni che fanno della sperimentazione e dell’avanguardia il proprio carattere distintivo.

Sono quasi sessanta le rappresentazioni in scena dal 17 luglio al 23 novembre, per una rassegna che omaggia Josef Nadj e Dominique Dupuy, da oltre mezzo secolo sulla cresta dell’onda; e che saluta Marsiglia, capitale europea della cultura. In arrivo, a Milano e Torino, il Balletto Nazionale della città diretto da Frédéric Flamand: attesa, all’ombra della Mole, per la prima italiana del nuovo spettacolo di Emio Greco e Pieter C. Scholten.

Una fisicità carnale, dirompente, emozionante e conturbante quella esaltata dalle coreografie di Olivier Dubois, ospite della kermesse con due diversi spettacoli – il primo a fine luglio a Bolzano, l’altro in settembre a Torino; una sensualità invece appena evocata, giocata su un sapiente gioco di luci ed ombre quella portata a Rovereto da Sébastien Ramirez, protagonista a fine agosto dello straordinario Monchichi . Riflessione sul tema della multiculturalità nata dai flussi migratori.

Prima italiana al Teatro Rossini di Civitanova Marche, il prossimo 20 luglio, per l’incredibile Robot!  : uno spettacolo futuristico quello ideato dalla spagnola Blanca Li, da vent’anni ormai parigina d’adozione, che chiama gli otto ballerini della sua compagnia a coordinarsi con i replicanti umanoidi costruiti dal collettivo giapponese Maywa Denki. Danzatori in carne ed ossa e macchine si fondono nella fluidità del movimento, per un evento di assoluta suggestione.