Arte e musica in Irlanda: in scena il Kilkenny Arts Festival

8 Agosto 2013


Musica e teatro, arte visuale e letteratura. Per le vie di una delle più suggestive città d’Irlanda. Si tiene all’ombra del suo imponente castello e dell’austera cattedrale duecentesca l’edizione numero quaranta del Kilkenny Arts Festival, la più longeva rassegna culturale dell’Isola di Smeraldo. Un centinaio gli eventi, tra concerti e performance, talk e mostre in calendario dal 9 al 18 agosto.

Costante il dialogo tra avanguardia e tradizione. Nel teatro, dove La bisbetica domata  nell’edizione della Shakespeare’s Globe Theatre Company si alterna all’ultima performance del collettivo junk ensemble, fresco di residenza alla Tate Britain; ma anche nella musica. Dove il ricco cartellone dedicato alla world music si accompagna al progetto di sonorizzazione ambientale condotto dal Crash Ensemble, gruppo sperimentale di musica elettronica. E non solo.

Anteprima mondiale per il primo atto di The Death by Fire of Giordano Bruno , eclettica opera contemporanea scritta dal compositore irlandese Roger Doyle, suggestionato dalla figura del filosofo rinascimentale. Una partitura che vede l’inedito dialogo tra strumenti tradizionali e una vera e propria orchestra digitale, con campionamenti e brani elettronici a tessere imprevedibili trame sonore.

Il concerto di Doyle non è l’unica esclusiva del Kilkenny Arts Festival. Espone per la prima volta in Irlanda Bob and Roberta Smith, sinonimo dietro cui si cela l’eccentrico Patrick Brill. Artista poliedrico, capace di filtrare pop e concettuale, affrontando spesso temi legati alla stretta attualità. I suoi lavori, già esposti alla Tate Britain e alla National Gallery di Londra, si accompagnano ad una performance creata appositamente per il festival: l’istituzione di una bizzarra scuola d’arte, dove chiunque può cimentarsi dando libero sfogo alla propria creatività.