Milano: i poetici “Visitors” di Kjartansson all’Hangar Bicocca

20 Settembre 2013


Nove grandi teli da proiezione. Altrettante scene di intima poesia. Passando da una lezione di piano al relax di una vasca da bagno, fino alla piacevolezza data dalla compagnia degli amici più cari, seduti al riparo di un portico nel pomeriggio di una giornata estiva. Un filo rosso, in musica, che cuce tra loro le diverse situazioni: conducendole ad una struggente ed empatica unità. Un poema sonoro e visuale che risponde al nome di The Visitors .

Non una mostra in senso stretto, più che altro un performance multimediale quella che l’islandese Ragnar Kjartansson – in queste settimane a Venezia come ospite della Biennale – porta fino al prossimo 17 novembre all’Hangar Bicocca di Milano. Un progetto di arte totale che nasce dalla volontà di esaltare Feminine Ways , poesia scritta dall’ex compagna dell’artista: i versi di Asdís Sif Gunnarsdóttir diventano testo da musicare e poi interpretare davanti alla macchina da presa.

A firmare le delicatissime trame sonore dell’intervento Kjartan Sveinsson, fino al2012 inforze come tastierista dei Sigur Rós; ma anche le sorelle Valtýsdóttir, fondatrici della band underground dei Mum. Il testo, sensibile inno alla figura della donna, viene raccolto dalla musica e passato di voce in voce – di schermo in schermo – arrivando ad abbracciare lo spettatore con materna tenerezza. Costruendo un’atmosfera di assoluto trasporto emotivo.

L’intervento di Kjartansson non è l’unica finestra che Milano apre, in questi giorni, sulla video-arte del Nord Europa. Fresca di inaugurazione la collettiva che alla Fabbrica del Vapore porta, negli spazi di Careof DOCVA, cinque protagonisti della scena scandinava, protagonisti di personalissime letture dei mutamenti del paesaggio sociale ed umano. Con l’ultimo inedito lavoro del finlandese Mika Taanila, già protagonista dell’ultima dOCUMENTA.