A Torino e Milano il Natale è nel segno di Raffaello

18 Dicembre 2013


A realizzarla è un artista poco più che ventenne, fulminato dall’incontro con l’opera di Leonardo e con quella di Michelangelo. Un geniale saggio del suo estro unico e inconfondibile, destinato nel corso di una parabola creativa breve ma intensissima a tracciare un segno profondo e indelebile nella storia dell’arte. Le feste di fine anno portano a Torino la leggenda di Raffaello, gradito ospite – dal 21 dicembre e fino alla fine di febbraio – di Palazzo Madama.

Trova posto nella cornice della Torre Tesori la Sacra famiglia  oggi conservata all’Ermitage di San Pietroburgo, oggetto dello scambio temporaneo che ha visto il Ritratto d’uomo  di Antonello da Messina del museo piemontese prendere la via della Russia. Al suo posto un capolavoro assoluto del primo Cinquecento, carico di una delicata ma inesorabile tensione drammatica: quasi negli sguardi malinconici della Vergine e di Giuseppe aleggi il presagio del futuro calvario.

Si rinnova intanto a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, il sesto appuntamento con la “mostra strenna” voluta da ENI. Una sola opera, al più due. Ma firmate dai più grandi nomi dell’arte di tutti i tempi, offerte ad ingresso gratuito in un allestimento di raffinata eleganza. Dopo Caravaggio, Tiziano e Leonardo, nel 2011 fu la volta delle straordinarie luminescenze George de La Tour, un anno fa dell’incontro tra l’Amore e Psiche  scolpito da Antonio Canova e quello dipinto da François Gérard.

Dal 28 novembre e fino al 12 gennaio tocca, anche all’ombra della Madonnina, a Raffaello: arriva dalle straordinarie collezioni dei Musei Vaticani la sua Madonna di Foligno , prima grande committenza romana dell’urbinate, pala d’altare dipinta nel 1512 per Sigismondo Conti, diplomatico a servizio di Papa Giulio II. L’impaginazione ariosa, il sublime equilibrio compositivo e i toni che guardano alla lezione dei maestri dell’Italia Settentrionale rappresentano un tassello fondamentale nell’esperienza di un pittore simbolo del Rinascimento.

[nella foto: il Raffaello esposto a Torino]