Una sezione targata Sky Arte al Trieste Film Festival

12 Gennaio 2014


Nel corso della sua prima edizione ha documentato un mondo in fibrillazione, quasi in ebollizione: pronto a esplodere in una carica rivoluzionaria che ha cambiato il mondo per sempre. Ha accompagnato per venticinque anni, testimone attento e lucidissimo, l’evolversi delle nazioni un tempo nell’orbita dell’Unione Sovietica: compleanno importante per il Trieste Film Festival, evento dedicato al cinema dell’Europa orientale, che dal 17 al 22 gennaio celebra il suo primo quarto di secolo.

Mantenendo inalterata la formula che vede i vincitori delle tre sezioni del concorso – miglior lungometraggio, corto e documentario – determinati dal giudizio insindacabile di un pubblico cresciuto di anno in anno. Curiosità e attesa per gli undici lavori, tutti inediti per l’Italia, che si contendono il titolo di miglior film: partendo dall’ungherese Il Grande Quaderno  di Jánosz Szász, ispirato alla Trilogia della città di K.  di Ágota Kristóf, e arrivando al Vergogna  del russo Jusup Razykov.

Anche Sky Arte HD partecipa al festival, collaborando alla sezione Arthouse  in programma al Teatro Miela: sono tre i film in cartellone che sanciscono l’incontro tra cinema e grandi figure dell’arte contemporanea, mettendo in luce esperienze creative di straordinaria magia. A firmare Progetto cancro  è lo sloveno Damjan Kozole, autore di un coinvolgente docufilm dedicato a Ulay, a lungo compagno e partner artistico di Marina Abramović.

Con Shirley – Visioni della realtà  l’austriaco Gustav Deutsch gioca tra realtà e finzione, facendo dei quadri di Edward Hopper la chiave di lettura per entrare nella vicenda intima e privata della protagonista, misteriosa e affascinante attrice di teatro; Melting street  invece, diretto dalla giovane regista istriana Ivana Hrelja, segue passo dopo passo l’azione performativa che ha portato l’artista triestina Elisa Vladilo a misurarsi con il tessuto urbano di Pola.

[nella foto: una scena di “Shirley – Visioni della realtà”, foto Jerzy Palacz]