Londra: ecco i migliori libri di fotografia dell’anno

14 Marzo 2014


Ha passato gli ultimi tre anni a documentare gli effetti sulla popolazione civile di uno tra i più orribili conflitti dimenticati del mondo: la guerra civile in Congo, fissata con la macchina fotografica usando un particolare filtro a infrarossi. Capace di spegnere i colori ad eccezione delle gradazioni del rosso, ammantando ogni scena di una surreale e straniante aura rosata. Carica di inquietanti presagi.

Un escamotage narrativo spettacolare quello che Richard Mosse usa per The Enclave , tra i tre finalisti del prestigioso KKF Book Awards: il premio associato ai Sony World Photography Awards che seleziona la miglior pubblicazione di fotografia dell’anno. Presentata a Londra la shortlist dei contendenti da cui emergerà, il prossimo 30 aprile, il vincitore di una borsa di diecimila sterline. Messa a disposizione dalla prestigiosa Kraszna-Krausz Foundation.

Contendono a Mosse il primo premio le poetiche immagini in bianco e nero del compianto Sergio Larrain, Vagabond Photographer  che ha colto l’anima del paesaggio di ampie fette di Sud America, Italia e Francia; e infine la straordinaria indagine storica di Tony Bennett, che recupera e raccoglie nello stupefacente History of Photography in China  scatti che raccontano l’Estremo Oriente così com’era tra 1844 e 1879.

Alla sezione principale del premio si affianca quella dedicata ai volumi che indagano il rapporto tra cinema e fotografia. In corsa quest’anno il lavoro che Luke McKernan dedica al pioniere della documentaristica Charles Urban, il censimento firmato da Thomas Doherty sui film di propaganda anti-nazista nell’America degli Anni Quaranta e Moving Innovation , libro con cui Tom Sito evoca la storia recente della computer grafica e delle sue applicazioni nel campo della settima arte.

[nella foto: uno scatto di Richard Mosse per “The Enclave”]