Pollock incontra Michelangelo. In mostra a Firenze

26 Aprile 2014


A dividerli ci sono quattro secoli di Storia, esperienze di vita diametralmente opposte, luoghi e immaginari tra loro mai così lontani. Da un lato l’Italia del Rinascimento, dall’altro gli Stati Uniti nella metà del Novecento. Ad unirli, in modo forse non così sorprendente, l’impeto e la furia creativa; la passione viscerale per un’arte vissuta senza compromessi, quasi con violenza. Non è dunque un azzardo avvicinare Jackson Pollock al genio di Michelangelo.

Accostamento affascinante quello in scena – ovviamente – a Firenze: due le sedi espositive scelte per una mostra che fino a fine luglio indaga, in modo inedito, il rapporto che lega il padre dell’espressionismo astratto al grande genio toscano. Muovendo i propri passi dalla serie di sei disegni in prestito dal Metropolitan Museum di New York: si tratti di copie dal vero che lo stesso Pollock fece a Roma, prendendo appunti e suggestioni dalla sua visita alla Cappella Sistina.

Ai disegni, prove giovanili che documentano l’ammirazione dell’artista americano per il modello rinascimentale, si accompagna nelle sale di Palazzo Vecchio una selezione di lavori del periodo maturo dello stesso Pollock. Con Earth Worms  e The Water Bull  siamo nel secondo dopoguerra, al tempo del passaggio definitivo da un figurativismo istintivo, di natura quasi sciamanica, alla tecnica del dripping. Con l’opera a trovare nel gesto la stessa forza espressiva prima esclusivamente affidata al segno.

È dunque nella fisicità, nel pathos e nel trasporto dell’artista verso l’opera, che si consuma la liaison tra Pollock e Michelangelo. Come dimostra nel complesso di San Firenze la seconda parte della mostra, costruita grazie alle nuove tecnologie attorno a un intrigante percorso didattico: l’approccio multimediale permette un contatto ravvicinato, immersivo, con l’esperienza dell’arte. Così come è stata vissuta – e anche sofferta – da due geni assoluti.

[nella foto: Jackson Pollock Senza titolo , 1937-1939 matite colorate, grafite, penna e inchiostro di china su carta  The Metropolitan Museum of Art, New York © Jackson Pollock, by SIAE 2014]