La video arte di Yang Fudong in Salento

28 Luglio 2014


Si tratta comunque di Oriente, orizzonte della mente che rimanda alla magia di terre dal fascino assoluto, tradizioni antiche, saperi avvolti nel mistero. Sia che si tratti di quello più lontano, perso a migliaia di chilometri di distanza, al termine delle infinite pianure dell’Asia; sia che si pensi a quello del Bel paese, finis terrae  appoggiato su un Adriatico che diventa trampolino di lancio verso terre tutte da immaginare. Da sognare.

Un abbraccio inedito ma tutt’altro che improvvisato quello stringe quest’estate la Cina al Salento. Nel nome di Yang Fudong, apprezzatissimo regista indipendente ed artista di grande eleganza, ospite in Puglia del caratteristico borgo di Gagliano del Capo. Dove va in scena per il quinto anno consecutivo Capo d’Arte , appuntamento con i grandi nomi dell’arte contemporanea internazionale.

Cinque le opere di video arte firmate da Fudong selezionate da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, entrambi nella squadra di curatori che a Milano lavora alla programmazione del Padiglione d’Arte Contemporanea. Cinque le vecchie case del cuore del paese, oggi disabitate, trasformate in sale non convenzionali di un autentico museo diffuso, da scoprire perdendosi per vicoli e strade. Seguendo l’ammaliante canto dell’installazione sonora che ne anima la piazza principale.

Un’esperienza da vivere fino ai primi giorni di settembre quella proposta da Altrove : questo il titolo di una mostra che suggerisce percorsi mentali prima che fisici, gettando un ponte ideale tra località che si scoprono insospettabilmente vicine. Nell’eleganza pur così differente dei rispettivi paesaggi, nell’anima di popoli ugualmente orgogliosi; in una esotica convergenza di miti, racconti, sugestioni.