Øya Festival: il festival indie che scalda la Norvegia

5 Agosto 2014


Alla sua prima edizione, nel 2009, erano in mille. Già un anno fa il sold-out, con oltre 80mila biglietti staccati. Una crescita esponenziale quella dell’Øya Festival, rassegna che punta il compasso al centro della scena indie e underground, tracciando cerchi concentrici che saggiano rock ed elettronica, dance e hip-hop. Spingendosi fino ai confini del mainstream, per una line-up che sa alternare nomi affermati e giovani emergenti.

L’appuntamento è dal 5 al 9 agosto al Tøyenparken di Oslo, sede di un evento la cui fama ha ben presto superato i confini della Norvegia, diventando un fenomeno di portata europea. E che vede quest’anno un’attesissima sorpresa: il ritorno dei Neutral Milk Hotel, band culto della scena indie-folk americana degli Anni Novanta, anticipatori di gruppi come Shearwater e Okkervill River, di nuovo insieme (live venerdì 8 agosto) dopo quasi quindici anni di silenzio.

Gioca in casa la premiata ditta Röyksopp, l’elettronico duo norvegese che certifica anche nella dimensione live il sodalizio con la vocalist svedese Robyn (nella foto), incontro che ha portato in primavera all’uscita della splendida Do it again ; tornano in Europa dopo anni di assenza, invece, i ritrovati Outkast, tra i big di un cartellone che vede mercoledì 6 agosto il rock granitico dei Queens Of The Stone Age e quello dei The National.

Tante le sorprese e i nomi da segnare sul taccuino, promesse per il prossimo futuro. Su tutti Janelle Monáe, scatenata interprete di un pop dalle raffinate venature funky; ma anche Future, nomen omen per la next big thing  della scena rap americana, abile nel mixare la tradizione hip-hop a una sensibilità squisitamente r’n’b. Tra i giovani rampanti anche qualche vecchia volpe: l’inossidabile Bryan Ferry.