Nico Vascellari a Roma. Con Marina Abramović

11 Novembre 2014


Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che raccoglie armi e bagagli e si sposta. Dalle pendici delle Alpi fino a Roma: per un progetto di migrazione artistica semplicemente pazzesco per intensità, forza espressiva e capacità di coinvolgimento. Si chiama Codalunga lo studio, il laboratorio, l’atelier, lo spazio creativo da sempre gestito da Nico Vascellari nella sua Vittorio Veneto. Una factory versione 2.0, prossima a… cambiare indirizzo!

C’è la regia di Sky Arte HD dietro il temporaneo spostamento di Codalunga – dal 14 novembre e per un mese – nell’Aula Bunker del Foro Italico, destinata ad accogliere una ricostruzione in scala 1:1 di “casa Vascellari”; un progetto alla Dieter Roth, che trasforma il modus operandi di uno tra i giovani artisti italiani più apprezzati sulla scena internazionale in un format per discutere, condividere, creare, assaporare cultura.

Se Codalunga nasce e vive come luogo attivo, anche la sua momentanea traslazione in riva al Tevere sarà contrassegnata da eventi e incontri speciali. Non una mostra, non almeno nel senso tradizionale del termine; semmai una palestra aperta alla creatività: partendo dalla serata di apertura – su invito – con la performance video che vede Nico a tu per tu con Marina Abramović, seguita dai live set di Arto Lindsay e Ron Morelli, e dalle proiezioni di Bjorn Copeland.

Nelle settimane a seguire è ricchissimo il cartellone degli ospiti che si alterneranno a Codalunga: attesi per interventi e performance artisti come Yuri Ancarani, Diego Perrone, Luigi Ontani, Riccardo Benassi; mentre alcuni tra i giovani critici più importanti della scena italiana e straniera – da Luca Lo Pinto a Filipa Ramos e Laura Barreca – porteranno il proprio contributo dialettico, nella definizione di un nuovo concetto di estetica contemporanea.

[nella foto: Nico Vascellari e Marina Abramović © Alan Chies]