Marina Abramović sarà Maria Callas. Per Roman Polanski

24 Dicembre 2014


Ha dichiarato di essere sempre stata “ossessionata dall’incredibile romantica idea di morire per amore” ; almeno fin da quando, alla fine degli Anni Settanta, ha cominciato a ragionare su un progetto che, solo ora, è pronto a venire alla luce. Marina Abramović, tra le più grandi artiste sulla scena internazionale, annuncia che partirà nell’estate 2015 la lavorazione di un’opera che la vedrà ibridare il linguaggio del cinema e quello della performance. Grazie a complici decisamente speciali.

Roman Polanski, Alejandro Gonzalez Iñarritu, Giada Colagrande, Marco Brambilla e Yorgos Lanthimos sono i primi cinque registi ad aver accettato di girare uno dei sette episodi di Seven Deaths , il film collettivo che l’artista ha intenzione di dedicare ad una delle figure che più la affascinano e l’hanno ispirata: Maria Callas. Sarà proprio Abramović a impersonare davanti la macchina da presa la soprano più famosa e amata del Novecento.

Non un biopic, non un progetto cinematografico nel senso tradizionale del termine; ma un lavoro dai connotati fortemente evocativi, che ruota attorno alla sceneggiatura firmata dallo scrittore norvegese Petter Skavlan. Marina Abramović impersonerà in ciascuno dei sette frammenti – veri e propri cortometraggi della durata di circa dieci minuti l’uno – una delle figure del melodramma che hanno sacrificato la propria vita in nome dell’amore. Usando come filo conduttore la figura della Callas, protagonista nei maggiori teatri del mondo nei panni di ognuna di queste eroine tragiche.

Si va dalla sprezzante Carmen di Georges Bizet, uccisa per vendetta dall’amante tradito, alla disperata Cio-Cio-San, la Madama Butterfly  pucciniana che sceglie la via del suicidio per spegnere i dolore dopo l’abbandono da parte dell’amato. Un progetto ambizioso, per il cui avvio si attende di chiudere la lista dei registi coinvolti: Lars von Trier ha rifiutato perché impegnato su un altro set, si vocifera di un contatto con Wes Anderson.