L’arte per Daniel Buren: un gioco da bambini

26 Aprile 2015

Daniel Buren all'interno della sua installazione Come un gioco per bambini, Museo Madre, Napoli, aprile 2015

Al Museo MADRE di Napoli è stato presentato il primo dei progetti che quest’anno saranno commissionati e realizzati da Daniel Buren, artista francese conosciuto a livello internazionale per le sue opere di grande formato, a metà strada tra scultura e architettura.
Si tratta in questo caso di un’installazione progettata ad hoc per la grande sala Re_PUBBLICA MADRE, al piano terra del museo partenopeo. Intitolato Come un gioco da bambini, l’intervento ha trasformato lo spazio in una grande area di gioco, con costruzioni monumentali.

Sono 45 anni che lavoro a Napoli, la prima volta nel 1972 con Lucio Amelio, da allora ci sono ritornato più volte e resta la città che preferisco di più al mondo”, ha dichiarato lo stesso Daniel Buren lo scorso 24 aprile, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.

A cura del direttore del MADRE Andrea Viliani e di Eugenio Viola, realizzata in partnership con il Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo, l’installazione nasce da una collaborazione tra Daniel Buren e l’architetto Patrick Bouchain.
L’intento è quello di creare un’occasione di interazione – anche fisica – tra il museo e il suo pubblico. I visitatori hanno infatti la possibilità di passeggiare all’interno di una città in miniatura, fatta di cerchi ipnotici, archi colorati, torri cilindriche, basamenti quadrati e timpani triangolari.

Tutti i bambini dai 4 ai 9 anni disegnano, colorano, creano opere magnifiche e all’apparenza semplici ma che nascondono una grande complessità – ha spiegato l’artista. – Ecco, per me l’arte deve essere così: semplice e immediata, appunto come un gioco di bambini.