A Milano rinasce il Teatro Continuo di Burri

22 Maggio 2015

BAMBINI GIOCANO NEL PARCO SEMPIONE, SULLO SFONDO IL CASTELLO SFORZESCO, E IL TEATRO BURRI

Sabato 23 maggio, il Teatro Continuo di Alberto Burri riprenderà il suo posto all’interno di Parco Sempione, a Milano. A inaugurarlo saranno due spettacoli: TeatroContinuo (Scusi, Maestro), prima assoluta del brano commissionato per l’occasione a Nicola Campogrande ed eseguito dal Quartetto di corni dell’Orchestra Verdi, e Combustioni, coreografia originale di Emanuela Tagliavia – su musiche di Giampaolo Testoni – per 23 danzatori, diplomati e allievi del corso di Teatro danza della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.

Il Teatro Continuo mancava da Milano dal 1989, quando – ormai in stato di abbandono – fu smantellato. Era stato progettato da Alberto Burri e realizzato nel 1973, in occasione della XV Triennale, nell’ambito della sezione Contatto Arte – Città, di cui facevano parte anche i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e l’Accumulazione Musicale e Seduta dell’artista francese Arman, tuttora presenti nel parco.

Il Teatro è stato ricostruito secondo la struttura originaria (come testimoniata dalla foto d’epoca in apertura), che comprendeva una piattaforma in cemento e sei quinte laterali rotanti in acciaio dipinto. La scena teatrale non aveva un fondale, ma era studiata per incorporare lo spazio urbano circostante e sfruttare il cosiddetto “cannocchiale prospettico” che è proprio della stessa architettura del giardino di Parco Sempione; il Teatro incornicia così la torre del Filarete del Castello Sforzesco in una direzione e l’Arco della Pace nell’altra.

Concepito come un’opera d’arte totale in cui convergessero musica, drammaturgia, coreutica, poesia e arti figurative, il palco poteva essere utilizzato dai cittadini indipendentemente o per spettacoli organizzati.
L’opera precede la svolta di Alberto Burri verso la monumentalità e la riflessione sullo spazio sociale e urbano, che troverà piena realizzazione nel celebre Grande Cretto di Gibellina, completato nel 1989.