Cartier-Bresson tra fotografia e parole

4 Maggio 2015

Henri Cartier-Bresson, In treno – Romania, 1975, fotografia in bianco e nero

La seconda scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano ospita, fino al prossimo 5 luglio, Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole, un’imperdibile rassegna intitolata al celebre fotografo francese, noto per il realismo dei suoi reportage, scomparso nel 2004.

La mostra è costruita attorno a 44 fotografie, tra le più famose dell’artista, commentate da uno straordinario parterre di scrittori, critici e amici. La voce di ciascun autore coinvolto, da Kundera a Baricco, da Sciascia a Steinberg, accompagna le immagini rese eterne da Cartier-Bresson, in una commistione visiva e concettuale tra parola e rappresentazione.

Organizzata da Contrasto, Magnum Photos e Fondation Henri Cartier-Bresson, l’esposizione riesce nell’intento di suggerire un inedito punto di vista sull’opera, ormai storicizzata, del leggendario fotografo. L’unione tra riflessione e immagine consente un approccio ancora più profondo all’immediatezza fotografica dell’artista, svelandone nuove sfaccettature.

Conosciuto nel panorama internazionale per i suoi scatti in presa diretta durante il secondo conflitto mondiale, Cartier-Bresson è tra i fondatori dell’Agenzia Magnum Photos.
Instancabile viaggiatore, è proprio grazie ai continui spostamenti da una parte all’altra del mondo che la fama del fotografo si è accresciuta nel tempo a dismisura, trasformandolo in uno stimato autore di reportage. Amante anche del genere ritrattistico, alcuni suoi capolavori vedono protagoniste le star della creatività, fra cui Albert Camus, Coco Chanel e Marcel Duchamp.