Torino, un libro a cielo aperto

20 Maggio 2015

Le notti di Tino di Bagdad, Coniglioviola

Immaginate la città come un grande libro da attraversare e da ricomporre, in prima persona: è l’idea del nuovo progetto di arte pubblica del collettivo ConiglioViola, che invita a vivere Torino da una nuova, coinvolgente prospettiva. L’opera letteraria da cui nasce l’esperimento è Le notti di Tino di Bagdad: scritto nel 1907 dalla poetessa espressionista tedesca Else Lasker-Schüler, il testo racconta le vicende di una principessa di Baghdad, che rinuncia alla vita per rendere la poesia immortale.

Dal 15 maggio, in 12 fermate dell’autobus sparse per il capoluogo piemontese sono comparsi altrettanti particolari manifesti illustrati, predisposti a una fruizioni in realtà aumentata, ottenuti dalla riproduzione in grande formato di tavole incise su rame, su cui gli artisti hanno trasposto la storia della principessa orientale.
Ogni fermata racconta un capitolo della storia, ma come? Basta fotografare le locandine con il cellulare: la app gratuita del progetto permette poi di visualizzare l’animazione del manifesto direttamente sul display dello smartphone.

Il gioco consiste nel proseguire nella costruzione della storia, seguendo la mappa in cui sono indicate tutte le fermate. Non esiste un ordine prestabilito. Anzi, il pubblico è invitato a percorrere la città e a dare forma alla narrazione secondo il proprio libero arbitrio, diventando co-autore della storia. La trama del libro si fonde così con la trama urbana, offrendo tante combinazioni narrative quanti sono gli itinerari possibili nella città.

Avviato in occasione del XXVIII Salone Internazionale del Libro, il progetto Le notti di Tino di Baghdad proseguirà sino al 30 novembre. Nei prossimi mesi compariranno nella città nuovi manifesti – e quindi nuovi episodi – del racconto, tutti da scoprire.