Piazza Duomo: un luogo, due punti di vista

12 Ottobre 2015

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Al Museo del Novecento, una mostra fotografica rende omaggio alla piazza su cui si affaccia il simbolo per eccellenza della città di Milano. Sino al 28 febbraio 2016, milanopiazzaduomo racconta uno dei luoghi nevralgici della metropoli lombarda attraverso l’obiettivo di due grandi autori, Gabriele Basilico e Marina Ballo Charmet, e altrettanti punti di vista, differenti quanto complementari.

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Nei suoi scatti in bianco e nero di grande formato, il primo restituisce una visione dall’alto, ampia, aerea; della piazza, delle architetture che cingono il suo perimetro, delle guglie della cattedrale. Realizzate dall’artista nel 2011 su incarico della Veneranda Fabbrica del Duomo, le fotografie di Basilico allungano lo sguardo sulla piazza e lo spingono oltre, verso i tetti della città.

Marina Ballo Charmet risponde con una serie di fotografie riprese dal basso, che alla visione d’insieme preferiscono il dettaglio, e due video, di cui uno è stato realizzato con la camera fissa, nel passaggio dalla notte al giorno, con l’idea di mostrare la città che si sveglia e la piazza che lentamente torna a vivere.
L’altro, invece, riporta un punto di vista anomalo, laterale e periferico, ottenuto dall’artista percorrendo piazza Duomo con una videocamera posizionata all’altezza dei fianchi.

A cura di Marco Belpoliti e Danka Giacon, la mostra nasce da un’idea dei due fotografi e di Belpoliti, che nel 2010 hanno iniziato a ragionare sulla possibilità di coniugare due approcci diversi al mezzo fotografico, antitetici ma capaci di dialogare e compensarsi a vicenda.

[Immagine in apertura: Marina Ballo Charmet, Piazzaduomo, 2011, stampa a colori da negativo – sequenza di 7 foto cm 24,3 x 37. Immagine nell’articolo: Gabriele Basilico, Milano, 2011, Pure Pigment Print, 2015, ed. 4-10, cm 130 x 130]