La Fondazione Prada svela il lato nascosto dei quadri

1 Dicembre 2015


La Fondazione Prada di Milano chiude l’anno con la mostra tematica Recto Verso. In programma dal 3 dicembre al 14 febbraio 2016, l’esposizione riunisce opere della collezione permanente e prestiti provenienti da gallerie italiane e internazionali. Il filo conduttore? Ognuno dei lavori in esposizione mette in evidenza ciò che di un quadro è solitamente nascosto alla vista del pubblico: il retro.

Ribaltando il rapporto gerarchico tradizionale tra le due facce di una tela, le opere selezionate mostrano il lato nascosto, trascurato, dimenticato di un quadro, rivelando le strutture in genere visibili solo all’artista e agli addetti ai lavori e aprendo una riflessione approfondita e trasversale sull’illusione e le modalità della rappresentazione e della visione.

Recto Verso non è una mostra di sola pittura: infatti, oltre alle opere che utilizzano la la tecnica tradizionale del trompe-l’œil, come il dipinto di Roy Lichtenstein, Stretcher Frame with Vertical Bar, ci sono anche lavori fotografici che, ad esempio, impiegano la doppia esposizione per vedere attraverso l’opera stessa ed enfatizzare le caratteristiche fisiche e strutturali dell’oggetto; o gli interventi del movimento francese della fine degli anni Sessanta Supports/Surfaces, nei quali la superficie dipinta sparisce completamente per mettere in luce esclusivamente il materiale e la struttura di supporto.

Della mostra fanno parte artisti di generazioni e tendenze diverse, come Carla Accardi, Louis-Léopold Boilly, Gerard Byrne, Sarah Charlesworth, Daniel Dezeuze, Llyn Foulkes, Philippe Gronon, Roy Lichtenstein, Matts Leiderstam, Gastone Novelli, Giulio Paolini e Pierre Toby.

[Immagine in apertura: Ian Wallace, Support Surface I & II, 2007. Courtesy Catriona Jeffries, Vancouver]