Matisse e il suo tempo incantano Torino

16 Dicembre 2015

henri matisse L’algerina

Una delle personalità artistiche più geniali e indipendenti del secolo scorso approda a Torino per narrare non soltanto la propria parabola creativa, ma anche quella dei suoi contemporanei, dando vita a uno strepitoso affresco del Novecento. Fino al 15 maggio 2016, Matisse e il suo tempo riempie gli spazi di Palazzo Chiablese con un dialogo serrato tra l’eclettico pittore e la sua cerchia di “colleghi”.

Curata da Cécile Debray, l’esposizione torinese ritrae Matisse nel contesto della propria epoca, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare una cinquantina di suoi capolavori, messi a confronto con 47 opere di artisti a lui coevi, tutte provenienti dal Centre Pompidou parigino. Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque e Léger intessono una fitta conversazione con Matisse, lasciando intuire affascinanti traiettorie di ispirazione reciproca.

Un simile terreno di confronto contribuisce a individuare una sorta di “spirito del tempo” che informa l’opera di Matisse, mettendone in luce le fasi e gli aspetti meno dibattuti, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso. Dagli esordi alle sperimentazioni surrealiste, senza dimenticare il prezioso lascito di Matisse al futuro Astrattismo, la mostra di Palazzo Chiablese ripercorre la carriera di un genio incontentabile.

Suddivisa in dieci sezioni, la rassegna segue la linea del tempo per analizzare gli stimolanti temi matissiani alla luce di un contesto altrettanto vitale, in cui confluiscono alcune delle correnti che hanno determinato l’identità del Novecento, in uno scambio che sintetizza il potere trasversale dell’energia creativa.

[Immagine in apertura: Henri Matisse, L’algerina, dettaglio,  1909, olio su tela, 81×65 cm, Collection Centre Pompidou, Paris, Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle. Photo: © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP © Succession H. Matisse by SIAE 2015]