Le origini degli Etruschi, alla prova del DNA

12 Dicembre 2015

Etruschi, Sarcofago degli sposi

Secondo quanto riportato dal britannico Guardian, sembra che Erodoto dicesse il vero quando affermava, 2500 anni fa, che le origini degli Etruschi fossero da ricercarsi in Anatolia – l’attuale Turchia.
Secondo l’autore delle celebri Storie, infatti, la stirpe etrusca presente in Italia sarebbe discesa da una parte del popolo lidio, costretta a emigrare verso le coste italiche per decisione del proprio sovrano, in seguito alle difficili condizioni di vita nell’ovest dell’Anatolia.

Durante il primo secolo avanti Cristo, però, le carte della Storia furono mescolate prima dallo storiografo romano Tito Livio – che attribuì agli Etruschi una discendenza nordeuropea – e poi dal greco Dionigi di Alicarnasso, che assegnò agli Etruschi un’origine totalmente italica. Recenti scoperte scientifiche, tuttavia, confermerebbero la tesi di Erodoto, sciogliendo finalmente l’enigma sulla provenienza degli Etruschi.

L’ipotesi che il popolo etrusco abbia radici turche trova conferma in una serie di circostanze apparentemente innegabili. Non solo la lingua parlata dagli Etruschi trova pochissime corrispondenze nel latino imperiale ma, secondo recenti studi, lo stesso bestiame allevato in Toscana – già nell’antichità, come la razza bovina “chianina” – risulta geneticamente più simile ad animali turchi e dei Balcani, piuttosto che ai consimili italiani. Analogamente, alcune indagini condotte dall’Università di Torino confermerebbero la provenienza anatolica del popolo etrusco: il DNA dei discendenti – come gli abitanti di Volterra e Murlo, già sedi di importanti ritrovamenti archeologici – ha molto in comune con il codice genetico degli abitanti della Turchia; di certo più di quanto condivide con altri gruppi etnici sparsi nel Belpaese.