La collezione Phillips, da Washington a Roma

8 Dicembre 2015


Dallo scorso ottobre, a Palazzo delle Esposizioni a Roma, sono in mostra oltre 60 dipinti provenienti dal primo museo d’arte moderna degli Stati Uniti. Impressionisti e Moderni. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington è un’esposizione itinerante che l’istituzione americana ha organizzato per raccontare un secolo e mezzo di storia dell’arte, attraverso il gusto del suo fondatore, il collezionista Duncan Phillips.

Sino al 14 febbraio 2016, la mostra propone un percorso cronologico, che inizia con l’Ottocento realista e impressionista e si conclude con un salto nel secondo dopoguerra. Sei sezioni raggruppano i principali movimenti e i linguaggi artistici che si svilupparono lungo oltre un secolo, tra Europa e America: dal classicismo di Ingres al naturalismo di Constable, Courbet e Corot; dal realismo sociale di Daumier al simbolismo di Redon, passando per l’impressionismo di Degas e la pittura di van Gogh.

Nella sezione Parigi e il cubismo le vedute della bohémien Montmartre di Utrillo e gli scorci di Bonnard, Herni Rousseau e Dufy fanno compagnia alle composizioni cubiste di Gris e Braque e alle tele di Picasso, come la Tauromachia, La camera blu (nell’immagine qui sotto) e Donna con cappello verde, ritratto di Dora Maar, amante e modella del pittore.

Pablo Picasso, La Camera blu, 1901 – olio su tela – Phillips Collection, WashingtonUna natura morta di Morandi e un interno di un tardo Matisse sono invece al centro della sala intitolata Intimismo e modernismo. La rassegna si conclude, infine, con l’espressionismo: da quello di Kandinsky, Soutine, Roualt e Kokoschka di primo Novecento, sino all’astrazione americana degli anni Cinquanta, che include sia l’action painting di Pollock che le calibrate campiture cromatiche di Rothko.

[Immagine in apertura: Paul Cézanne, La montagna Sainte Victoire, 1886-87, olio su tela, Phillips Collection, Washington]