La street art ricorda le vittime dell’attacco a Charlie Hebdo

9 Gennaio 2016

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Lo scorso martedì 5 gennaio, a Parigi si è svolta una cerimonia di commemorazione per ricordare le vittime della strage compiuta il 7 gennaio 2015, che ha fatto 11 vittime tra vignettisti, giornalisti e addetti della redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Ma le autorità e i parigini tutti non hanno dimenticato neppure il poliziotto Ahmed Merabel, uno dei primi ad essere accorso sul luogo dell’attentato, rimasto vittima del terrorismo mentre cercava di salvare i suoi concittadini.

Un altro omaggio, meno ufficiale ma pieno di colori, era apparso proprio sul luogo della strage già il giorno prima: su una centralina per l’elettricità, lo street artist francese C215 ha realizzato un doppio ritratto del poliziotto aggiungendo la scritta “Je suis Ahmed”. Il blu, il bianco e il rosso, che richiamano la bandiera francese, sono i colori scelti per realizzare il lavoro.

Christian Guémy, questo il vero nome dell’artista, ha scritto su Facebook che l’opera è stata realizzata su richiesta dei colleghi della stazione di polizia della vittima, della sua famiglia e degli amici; gli stessi che si sono riuniti spontaneamente lunedì mentre lo street artist portava alla luce i lineamenti fieri ed eterni di Ahmed.

Di sua iniziativa, Guémy ha voluto ricordare anche Stéphane Charbonnier, noto come Charb, direttore di Charlie Hebdo, realizzando uno stencil con il volto sorridente del giornalista in rue Nicolas Appert (dov’era la precedente sede del giornale). Sotto l’immagine, una frase pronunciata da Charb nel 2012: “Non ho paura delle rappresaglie. Non ho figli, non ho una moglie, non ho un’auto, non ho debiti. Forse potrà suonare un po’ pomposo, ma preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”.