Da Hitler a Max Fontana, provocazione in scena a Milano

27 Gennaio 2016


La collaudata rassegna Apache – nata tre anni fa per iniziativa del Teatro Litta – torna ad animare il programma delle Manifatture Teatrali Milanesi, offrendo al pubblico una panoramica sulle compagnie più sperimentali e all’avanguardia sul fronte italiano e internazionale.

Fino a giugno, il palcoscenico del Teatro Litta accoglierà una serie di spettacoli realizzati da sei compagnie ospitate in residenza presso il polo teatrale milanese, lasciando spazio all’esito delle loro ricerche. Il primo appuntamento sarà con la dissacrante ironia de Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler, in scena dal 28 al 31 gennaio.

Diretto da Filippo Renda e tratto dall’omonimo romanzo di Massimiliano Parente, lo spettacolo narrerà le gesta di Max Fontana, il controverso artista che definisce se stesso come il più grande artista al mondo dopo Hitler. Capace di scherzare su argomenti davvero delicati, il protagonista mette in scena uno dei drammi contemporanei: l’incapacità di distinguere la genialità dalla bieca furbizia.