Tutto il Dada di Tristan Tzara, al MoMA di New York

9 Giugno 2016

Nic Aluf, Portrait of Sophie Taeuber with her Dada Head, 1920. Gelatin silver print, 20.9 × 16.6 cm. Galerie Berinson, Berlin © 2016 Artists Rights Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn

Dopo l’esordio a Zurigo – la città svizzera dove, una sera di febbraio del 1916, tra le mura del mitico Cabaret Voltaire nacque il movimento dadaista in reazione alla barbarie della Prima Guerra Mondiale – la mostra Dadaglobe Reconstructed sbarca oltreoceano. Dal 12 giugno al 18 settembre 2016, saranno infatti esposte al MoMA – Museum of Modern Art di New York le opere che una quarantina di artisti inviarono a Tristan Tzara nel 1921: testi, immagini e lavori che sarebbero dovuti confluire nel volume antologico Dadaglobe.

Ideato dal poeta e saggista di origine romena, tra i fondatori del Dadaismo, l’ambizioso progetto intendeva raccogliere e documentare, nella forma di un’antologia, l’intera produzione artistica e letteraria del movimento. Per riuscire nell’intento Tristan Tzara chiamò a raccolta una cinquantina di artisti e scrittori, attivi in 10 paesi diversi; si mise all’opera per dare vita alla pubblicazione, ma fu costretto ad abbandonare l’intento a causa di difficoltà finanziarie. Dadaglobe non fu mai realizzato e per lungo tempo rimase nell’oblio.

Tuttavia, in previsione delle celebrazioni per il centenario di Dada e dopo sei anni di ricerche d’archivio intensive, Dadaglobe Reconstructed  ha trovato finalmente compimento ed è stato pubblicato. Tutti i lavori presenti nel volumi saranno visibili al MoMA, nel percorso espositivo curato da Adrian Sudhalter e Samantha Friedman e reso possibile grazie al supporto della Swiss Arts Council Pro Helvetia.

[Immagine in apertura: Nic Aluf, Portrait of Sophie Taeuber with her Dada Head, 1920. Gelatin silver print, 20.9 × 16.6 cm. Galerie Berinson, Berlin © 2016 Artists Rights Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn]