L’ultimo segreto di William Shakespeare, il “gentleman”

3 Luglio 2016


Non conosce cali di attenzione l’interesse verso una delle figure più apprezzate della letteratura internazionale: il Bardo, come era soprannominato William Shakespeare, continua a vivere nella memoria collettiva grazie alle sue immortali opere, che stimolano tra l’altro continue azioni di scavo e ricerca attorno alla sua vicenda umana.

La più recente novità che ricolloca l’autore di Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate e Amleto nella stringente attualità, proprio nell’anno in cui ricorrono i 400 anni dalla morte, è legata al ritrovamento di antichi documenti da parte di Heather Wolfe, curatrice presso la Folger Shakespeare Library di Washington.
Già giudicati una “prova incontrovertibile“, i materiali scoperti si riferiscono a uno stemma che è stato concesso al padre di Shakespeare, John, nel 1596: un simbolo che attesta per il genitore del grande drammaturgo – e per suo figlio – lo status di gentlemen. Si tratterebbe di una condizione di assoluta rarità per un uomo di teatro; un attributo che all’epoca avrebbe attirato anche una serie di commenti polemici, come testimonierebbero una serie di lettere di  contemporanei di Shakespeare, che si sarebbe sentiti “minacciati” dall’uso di questo titolo e dalla possibilità di possedere uno stemma araldico.

E chissà che il tempo non riservi ancora altre sorprese sul genio assoluto della letteratura in lingua inglese…