Una mostra tra le fortezze della Grande Guerra

29 Luglio 2016


A partire da un’idea del gallerista Giordano Raffaelli, prende il via la prima edizione di Arte Forte, un itinerario che unisce alcune fortezze trentine della Prima Guerra Mondiale in un progetto artistico incentrato sul tema del conflitto.

Distribuiti sull’intero territorio trentino, gli otto forti coinvolti nell’iniziativa – Forte Cadine (Trento), Forte Strino (Vermiglio), Forte Corno (Valdaone), Forte Larino (Sella Giudicarie), Forte Pozzacchio (Trambileno), Forte Garda (Riva del Garda) Forte Superiore di Nago (Nago – Torbole) e Forte Belvedere (Lavarone) – ospiteranno le opere di trenta artisti – trentini e altoatesini, nazionali e internazionali – nell’ambito della mostra sul tema La Babele di linguaggi e di simboli legati ai conflitti, allestita fino al 28 agosto prossimo.

Prendendo spunto dal contesto storico della Grande Guerra, Arte Forte si concentra sulla questione, sempre attuale, delle ostilità belliche in un’ottica contemporanea, con contributo di autori che proporranno linguaggi eterogenei. Dalla scultura all’installazione, dalla pittura alla fotografia, dal video fino alla sperimentazione con materiali quali legno, acciaio e neon, questa mostra diffusa punta anche a salvare dall’oblio le testimonianze storiche e architettoniche legate al primo conflitto mondiale.

Curato da Mariella Rossi e organizzato da Giordano Raffaelli e Camilla Nacci, il progetto espositivo è reso possibile dall’impegno congiunto di 15 gallerie del Triveneto, dell’Alto Adige e dell’area di Venezia, con il coinvolgimento anche del Mart di Rovereto. Questa prima esperienza testimonia come dal “fare sistema” possano originarsi iniziative di alto profilo, capaci di propagarsi all’interno di ampie porzioni di territorio. Fra gli artisti presenti nell’edizione d’esordio della rassegna spiccano David Aaron Angeli, Matteo Attruia, Italo Bressan, Linda Carrara, Nebojša Despotović, Vincenzo Marsiglia e Valentina Miorandi.

[Immagine in apertura, Forte Garda, foto Paolo Calzà– MAG Museo Alto Garda, fonte cultura.trentino.it, a cura del Dipartimento Cultura, Turismo, Promozione e Sport]