Arles guarda alla fotografia italiana

3 Luglio 2016

Silva Camporesi, Terza Venezia, 2011

I riflettori sono puntati in particolar modo sull’Italia, in occasione della 20esima edizione di Voies Off, il circuito collaterale di iniziative focalizzato sugli autori internazionali più promettenti, nell’ambito dell’attesa Rencontres Photographiques d’Arles  – la grande manifestazione annuale dedicata alla fotografia.

Caratterizzato da una successione di proiezioni, mostre, lecture ed eventi, Festival Voies Off propone quest’anno un programma espositivo con protagonisti sei autori nazionali,  sia emergenti sia già affermati, distinti per stile e approccio. Le gallerie Photographica FineArt e VisionQuesT portano dunque ad Arles i lavori di 6 giovani fotografi italiani, selezionati per partecipare alla mostra Uno sguardo italiano. Dal 5 al 31 luglio prossimo le opere di Giulia Marchi,  Silvia Camporesi, Marco Maria Zanin, Bruno Cattani, Carla Iacono e Luca Groppi verranno affiancate con lo scopo di ampliare la visione sugli orizzonti verso i quali tende la fotografia italiana.

Si protrarranno fino a settembre le personali di Elena Franco e Laura Majolino, la cui presenza amplifica lo sguardo sul nostro Paese ad Arles. La prima artista presenterà – presso lo spazio Au Bonheur d’Emilie – la serie di fotografie Venice fragile, che sonda la bellezza della città veneta immortalata da uno smartphone, con una ripresa dall’interno di una piccola imbarcazione; attraverso La Chute, invece, la Majolino riflette da Cartabianca sulla caducità dell’esistenza, concentrandosi con una serie di nudi femminili sul concetto di mortalità.

[Immagine in apertura: Silva Camporesi, Terza Venezia, 2011]