Giappone, l’arte contemporanea della Triennale di Setouchi

12 Agosto 2016

yayoi kusama naoshima triennale

Sono Naoshima, Teshima, Megijima, Ogijima, Shodoshima, Oshima, Inujima, Shamijima, Honjima, Takamijima, Awashima, Ibukijima le dodici isole del Mare Interno di Seto protagoniste della Setouchi Triennale 2016.
Il grande evento nipponico, interamente
 dedicato all’arte contemporanea e ai linguaggi emergenti, si sviluppa in tre fasi temporali successive: dopo l’esordio in primavera, è attualmente in corso la sessione estiva destinata a concludersi il prossimo 4 settembre. Quindi, in concomitanza con la stagione autunnale, il circuito di visita tornerà ad essere aperto e fruibile, accogliendo i visitatori dall’8 ottobre al 6 novembre.

L’iniziativa, promossa dalla stessa società che ha contributo alla ridefinizione dell’identità dell’isola di Naoshima – la Benesse Corporation – prende spunto dall’idea di ampliare l’offerta turistica del Giappone, arricchendola con proposte capaci di coinvolgere con uno specifico programma le aree minori, sottoposte negli ultimi anni a fenomeno di spopolamento e abbandono.

Nel suo ricco programma, Setouchi Triennale 2016 combina musica, teatro e danza, destinando una speciale attenzione al programma di arte contemporanea. Gli artisti coinvolti, provenienti da tutto il mondo, sono infatti chiamati a misurarsi con i diversi contesti isolani e le loro creazioni, in linea con la vocazione dell’evento, vengono allestite in abitazioni privati, all’aperto, nella aree pubbliche, a stretto contatto con il contesto naturalistico e marino.

Tra le tappe obbligate di un possibile itinerario estivo, imperdibile è Naoshima che – assieme a Tejima e Inujima – ospita stabilmente alcune opere, pur arricchendosi di ulteriori contributi in concomitanza con la Triennale. Ormai inserita a pieno titolo nelle rotte internazionali dell’arte contemporanea, quest’isola vanta incredibili spazi espositivi come la casa-albergo Museo Benesse House e il Museo d’Arte Chichu, entrambi opera dell’architetto Tadao Ando.

Notevoli anche le installazioni, in costante crescita, dell’Art House Project, collocate nel vecchio villaggio di pescatori. Nella zona di Miyanoura, a ridosso del mare, si trova per esempio Red Pumpkin: la scultura a pois, a forma di zucca, dell’amatissima artista nipponica Yayoi Kusama, divenuta con il tempo simbolo di Naoshima e, per estensione, dell’intero progetto.