La femminilità, dalla preistoria a oggi

1 Agosto 2016

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L’estate marchigiana è all’insegna dell’universo femminile grazie alla mostra L’anello di Cupra. Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei, ospitata fino al 23 ottobre negli ambienti di Palazzo dei Priori a Fermo.

Curata da Marcello Smarrelli, la rassegna offre un percorso attraverso il susseguirsi delle epoche storiche, fatto di reperti archeologici, opere pittoriche, sculture e installazioni di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Jacobello del Fiore, Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Giacomelli e Beecroft.
L’esposizione, oltre a un importante nucleo di opere in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, attinge alle collezioni pubbliche e private di Fermo e del suo territorio, così da valorizzare il ricco patrimonio culturale delle Marche.

Come sottolineato dal titolo, la rassegna prende le mosse dalla dea Cupra e dall’anellone a nodi, un eccezionale ritrovamento archeologico associato alle donne picene. L’anellone, con i suoi caratteristici nodi, il cui significato resta ancora un mistero, è associato all’idea di femminilità e la sua struttura circolare diventa il punto di partenza e il simbolo del percorso espositivo.

Dal tema della Grande Madre alla figura della Vergine cristiana, passando attraverso un’incredibile galleria storico-iconografica di ritratti femminili, la mostra riunisce una dettagliata serie di punti di vista sulla figura della donna, in una visione trasversale che abbraccia tutte le epoche fino ai giorni nostri, lungo un fil rouge circolare, capace di avvicinare ambiti apparentemente distanti.