Anteprime d’autunno. La grande arte fa tappa a Londra

7 Agosto 2016

Guido Cagnacci The Repentant Magdalene After 1660 Oil on canvas 229.2 x 266.1 cm © Norton Simon Art Foundation

Si preannuncia davvero intensa, la nuova stagione espositiva di uno dei musei più famosi del Regno Unito e del mondo intero. A partire dal prossimo settembre, la National Gallery di Londra aprirà le porte delle sue storiche sale ad alcuni grandi maestri dell’arte, protagonisti di un affascinante ciclo di mostre che traghetterà il pubblico verso il nuovo anno.

Dal 28 settembre 2016 al 29 gennaio 2017, i riflettori saranno puntati su Le adorazioni di Maíno: il paradiso terrestre, la rassegna che porterà nella capitale britannica due eccezionali pale d’altare del pittore spagnolo Fray Juan Bautista Maíno, vissuto a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento. Esposte per la prima volta in Gran Bretagna, le due opere illustreranno l’incredibile influenza di Caravaggio sui suoi successori.

E proprio al leggendario artista italiano sarà dedicata l’attesa esposizione Beyond Caravaggio, ospite del museo inglese dal 12 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017. Il fil rouge della mostra sarà l’importante eredità caravaggesca nei confronti dei suoi coetanei e delle generazioni creative venute dopo di lui, profondamente influenzate dallo stile rivoluzionario di un pittore che ha fatto epoca.

Una decisa virata temporale e geografica condurrà poi al cospetto degli impressionisti australiani, cui sarà intitolata la mostra in programma dal 7 dicembre 2016 al 26 marzo 2017. Un’originale ricognizione sull’importante esperienza impressionista vissuta in terra australiana da artisti come Tom Roberts, Arthur Streeton, Charles Conder e John Peter Russell. Le sorprese non mancheranno anche nel 2017, con un’infilata di eventi dedicati soprattutto ai rappresentanti della tradizione italiana – da Guido Cagnacci al rapporto tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo, fino a Giovanni da Rimini.

[Immagine in apertura: Guido Cagnacci, The Repentant Magdalene,
dopo il 1660 © Norton Simon Art Foundation]