Uniti contro il sisma, anche la cultura italiana scende in campo

26 Agosto 2016

Chiesa di San Giovanni AMATRICE-Foto Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

È un’iniziativa di reale solidarietà, quella elaborata dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini in risposta al cataclisma naturale che, nella notte di mercoledì 24 agosto, si è abbattuto su Umbria, Abruzzo e Marche, radendo al suolo intere cittadine e causando dolore, distruzione e perdita di vite umane.

A sostegno dei territori colpiti, il MiBACT ha annunciato che destinerà gli incassi dei musei e delle aree archeologiche statali di domenica 28 agosto a interventi sul patrimonio culturale pesantemente danneggiato dal sisma. Una risposta forte e tempestiva a una catastrofe che ha messo in ginocchio gran parte dell’Italia centrale.

Con la dovuta priorità assegnata alla messa in sicurezza degli sfollati e al recupero dei superstiti, anche il Ministero dei Beni Culturali si è mosso rapidamente per stilare una lista dei danni agli edifici e ai siti di valore artistico. Una prima stima vede ammontare a 293 “gli immobili di valore culturale crollati o gravemente danneggiati”, secondo quanto riferito dal ministro Franceschini.

Un numero destinato probabilmente ad aumentare, complice la forza del terremoto e delle scosse successive, che hanno messo a dura prova le meraviglie artistiche custodite dai paesi colpiti, fra cui la Basilica di San Francesco e il Museo Civico alla Chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice, la Chiesa di Santa Croce di Arquata del Tronto e l’Eremo della Madonna della Stella a Poggiodomo.

[Immagine in apertura: Chiesa di San Giovanni, Amatrice, dopo il terremoto del 24 agosto 2016. Photo by Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale]