Un ritratto d’artista, per l’album di Frank Ocean

25 Agosto 2016

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Dopo un silenzio durato quattro anni da Channel Orange, il disco ufficiale d’esordio di Frank Ocean, in un solo weekend, il rapper e cantautore statunitense ha pubblicato Endless, un lungo video di 45 minuti diviso in 18 tracce e – il 20 agosto – il nuovo album Blonde, entrambi con la collaborazione del fotografo tedesco Wolfgang Tillmans.

È stato lo stesso artista a rivendicare su Instagram la paternità della prima traccia di Endless – Device Control – un pezzo techno di 7 minuti che all’ascolto si discosta in effetti dal resto del disco, permeato invece di R&B, hip-hop e soul: “Sono veramente orgoglioso che Frank abbia incluso il mio pezzo come introduzione del suo visual album. Siamo stati in contatto, naturalmente su questo, ma non ci ho creduto finché non è accaduto. Tre settimane fa gli ho mostrato una serie di canzoni che ho scritto e prodotto autonomamente e Ocean ha commentato che Device Control era veramente interessante.‘Mi piace’, ha detto. ‘Posso usarla come intro per il mio album?’”.

Per il vero e proprio album di Frank Ocean, Blonde, Tillmans ha realizzato invece la copertina, utilizzando una fotografia scattata in passato a Christopher Breaux – questo il vero nome del rapper più popolare degli ultimi anni – che ha iniziato la propria carriera come ghostwriter per artisti come Justin Bieber, Bridget Kelly, Aramide Makinde, John Legend e Beyoncé.

Blonde, uscito in esclusiva per Apple Music il giorno successivo a Endless e in alcuni selezionati negozi, rappresenta musicalmente un’evoluzione in direzione intimista e poco ritmata, anche se i temi dei testi sono quelli di sempre: le ossessioni sull’identità sessuale e il rapporto conflittuale con la celebrità, per citarne alcuni.