L’Ara Pacis com’era: ritorno alle origini, grazie alla realtà virtuale

14 Ottobre 2016


Un racconto multimediale, in cui storia e tecnologia si incontrano per una visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis. Ecco in cosa consiste L’Ara com’era, l’iniziativa che fino al 30 ottobre mostrerà ai visitatori l’aspetto originario dell’antico altare – voluto da Augusto nel 9 a.C. per celebrare la pace nei territori dell’Impero – servendosi di uno speciale visore per la realtà virtuale.
Grazie a questa applicazione web i personaggi, i gesti, le divinità e gli animali scolpiti sull’altare si animeranno in 3D per illustrare, insieme al colore, le origini di Roma e della famiglia di Augusto.

Come tanti monumenti classici, anche l’Ara Pacis non era candida come l’abbiamo sempre vista, ma risplendeva di colori. Al recupero di questo aspetto, ricostruito in via ipotetica basandosi su un approfondito studio realizzato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si affiancherà un impianto narrativo che si servirà delle voci di Luca Ward e Manuela Mandracchia per raccontare ai visitatori le storie raffigurate nei bassorilievi dell’ara, ricostruendo e fondendo così storia e mitologia.