Bulgari and Rome: a Madrid, i gioielli ispirati alla Città Eterna

28 Novembre 2016


In quale modo l’arte e l’architettura – sia antica sia moderna – di Roma hanno influito nella formazione e nella definizione dello stile dei maestri gioiellieri italiani che hanno operato per Bulgari?
A Madrid, il Museo Thyssen-Bornemisza a partire dal 30 novembre ospita la mostra Bulgari and Rome, proponendo un’indagine su quella specifica parte della produzione del brand, legata al jewelry design.

Fino al 26 febbraio il 2017, più di 140 gioielli provenienti dalla collezione Heritage di Bulgari, insieme ad alcune opere concesse da collezioni private, saranno esposti nella capitale spagnola insieme ad una selezione di dipinti, disegni, sculture e fotografie. Opera di artisti europei – tra cui Canaletto, Gaspar van Wittel, Ippolito Caffi e Arthur John Strutt – questi lavori si legano al fil rouge della rassegna nel delineare il racconto della città a partire dalla sua lettura visiva.

Fondata a Roma nel 1884, la casa di moda ha associato la propria identità, fin dagli esordi, alla Città Eterna, traendo diretta ispirazione dai suoi monumenti più iconici. Nella mente e nelle mani dei creativi e delle maestranze che hanno operato per l’azienda, il Colosseo, Piazza San Pietro, Piazza di Spagna, le fontane di Piazza Navona e il Pantheon, hanno trovato una nuova definizione sotto forma di  collane, bracciali, orecchini e spille, realizzati in oro, platino e pietre preziose.

Oltre a riunire insieme esemplari risalenti alla fine del XIX secolo, manufatti realizzati tra il 1920 e il 1930 che vantano pregiati diamanti e lavori più recenti divenuti best-seller del brand, il percorso espositivo e l’allestimento di Bulgari and Rome non rinunciano a un approccio interattivo e multimediale. Per ripercorre oltre 130 anni di storia dell’azienda e di viscerale passione per Roma con lo sguardo orientato verso il futuro.