L’importanza del gioco, tra performance e arti visive

4 Novembre 2016


Ultimi giorni per scoprire il Festival Maravee Ludo, in corso fino al 6 novembre al Castello di Susans di Majano, in provincia di Udine: un’edizione votata all’interattività e al protagonismo dello spettatore. Il Gioco, tema scelto per il 2016, affrontato con l’attenzione dedicatagli nel tempo da filosofi, sociologi e antropologi, si eleva qui a metafora dell’esistenza quotidiana, tesa fra regole e affermazione individuale.

Interpretato e declinato in dipinti, sculture, videoproiezioni, performance di danza, teatro e musica, e facendo leva sulla più nota analisi antropologica del gioco, inteso come fondamento di ogni cultura e di ogni organizzazione sociale, Maravee Ludo approda al concetto filosofico di “gioco come simbolo del mondo”.
E a suon di simboli suddivide le ambientazioni scenografiche di opere e performance nelle quattro categorie individuate dal sociologo Roger Caillos per classificare i giochi: Competizione, Azzardo, Simulacro, Vertigine. Tutte a scorrimento continuo sui tre piani del maniero friulano, dove la stretta relazione fra opere d’arte visiva e azioni performative è di carattere breve ma intenso.

[Immagine in apertura: Marc Chiat, Pelouche, Courtesy Rebecca Container, Genova]