A Liverpool, Yves Klein e il “periodo blu” dell’arte contemporanea

17 Novembre 2016

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Con la sua vulcanica attitudine creativa ha influenzato generazioni di artisti, affascinati da uno stile capace di superare i vincoli imposti dalle tecniche e dalle discipline. Alla memoria di Yves Klein la Tate Liverpool dedica la mostra omonima, allestita tra le sale del museo britannico fino al 5 marzo 2017.

Celebre per la rivoluzionaria invenzione del tono di blu che porta il suo nome, Klein fu in grado di combinare potenza cromatica e immaterialità, dando vita a opere dal forte valore estetico e concettuale. Ritenuto un precursore della Body Art, così come del filone performativo, l’artista scomparso nel 1962 ha regalato alla riflessione sullo spazio e sul corpo nuove sfumature di significato.

Combinando pittura, scultura, performance, teatro, video e architettura, Klein scossa dalle fondamenta lo scenario artistico del suo tempo. I circa 40 lavori esposti nella sede museale di Liverpool ripercorrono la storia di una carriera fulminante, durante la quale Klein non pose limite alla frenesia sperimentale che lo caratterizzava.

La mostra riunisce numerose opere mai presentate nel Regno Unito, oltre alle celebri Antropometrie pittoriche, ai dipinti di fuoco, ottenuti usando un lanciafiamme, alle sculture e alla fotografia. Strumento, quest’ultimo, particolarmente caro all’artista, che ricorse a esso per realizzare il famosissimo Salto nel vuoto.