Un’installazione interattiva racconta del dramma dei migranti

3 Novembre 2016


Il 3 ottobre 2013 ha segnato un punto di non ritorno nella consapevolezza, in Italia e nel mondo, dell’enormità della tragedia che da troppi anni si consuma nelle acque del canale di Sicilia. Quel giorno affondò un barcone e 368 persone persero la vita nel disperato tentativo di cambiarla, di lasciare guerre e povertà per arrivare in un’Europa vista come terra di opportunità.

A partire da questo doloroso evento il collettivo Officine Sintetiche ha concepito Apnea, un’opera d’arte interattiva e immersiva sui migranti e il mare di Lampedusa, che sarà possibile vedere dal 4 al 20 novembre alla Fondazione 107 di Torino.
In Apnea, tre diversi ambienti offrono allo spettatore diversi gradi di partecipazione emotiva: si parte da un’esposizione di fotografie e video sugli oggetti delle vittime del naufragio; si prosegue in uno spazio con una proiezione avvolgente e interattiva che riporta a un’esperienza immersiva nei fondali marini accompagnati dal ricordo di voci scomparse. Infine, il visitatore potrà fruire di una esperienza di immersione nei mari di Lampedusa attraverso la visione di un video a 360 gradi, che durante l’iniziativa verrà mostrato al pubblico attraverso un visore di realtà virtuale.