Eyal Gever prova a lanciare l’arte nello spazio

11 Dicembre 2016


Stampare in 3D un’opera d’arte da lanciare nello spazio, divenendo così il primo artista a superare i limiti fisici della Terra: è  questo il duplice obiettivo al quale sta lavorando, già da alcuni anni, il digital artist di origine israeliana Eyal Gever.
Conosciuto per l’impiego delle stampanti 3D nella realizzazione di sculture in grado di mostrare l’incanto e la magnificenza della Natura, come la riproduzione in grande formato delle onde dell’oceano, Gever si sta facendo strada nel mondo dell’arte contemporanea per un’iniziativa inedita. Infatti, con il progetto di arte collaborativa su scala globale #Laugh, l’autore punta alla “conquista dello spazio”: a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, servendosi di una stampante 3D che opera in condizioni di microgravità in dotazione agli astronauti, intende realizzare una scultura che tradurrà in forme e volumi il suono delle risate di persone di tutto il mondo.

Per raggiungere pienamente il proprio scopo, l’artista si appella a chiunque sia in possesso di uno smartphone. Attraverso un’applicazione, chi lo desidera potrà registrare la propria risata: quelle che otterranno il più ampio consenso, confluiranno in #Laugh.
Nel commentare il proprio progetto, Eyal Gever ha ricordato come la risata sia un’espressione tipica dell’uomo, che potremmo definire “naturale”: “Le più antiche pitture rupestri fatte dalle mani dell’uomo erano un modo per proclamare e celebrare la presenza dell’umanità. #Laugh sarà la versione del 21esimo secolo e con precisione matematica incapsulerà la risata umana, lasciandola semplicemente galleggia nello spazio. In attesa di essere scoperta.”