Agli Uffizi, le opere trafugate nel 2015 al Museo di Castelvecchio

23 Gennaio 2017

Andrea Mantegna, Sacra Famiglia con una Santa, tempera su tela, Verona, Museo di Castelvecchio

A partire da martedì 24 gennaio 2017, l’Aula Magliabechiana delle Gallerie degli Uffizi ospiterà anche due dei 17 dipinti trafugati nel novembre 2015 dal Museo di Castelvecchio, a Verona. La tempera su tela eseguita da Andrea Mantegna e raffigurante la Sacra Famiglia con una Santa (in apertura, un particolare) e l’olio su tavola di Francesco Caroto, dal titolo Ritratto di giovane con disegno infantile, confluiranno infatti nel percorso espositivo della mostra La Tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale.

Aperta in concomitanza con le festività natalizie e dedicata al determinante contributo dei difensori dell’arte italiana, l’esposizione si arricchisce dunque di due opere al centro di una complessa vicenda, fortunatamente a lieto fine, che ha fatto il giro del mondo.
Il clamoroso furto messo a segno serata del 19 novembre 2015 all’interno del Museo Civico di Castelvecchio aveva avuto nel maggio scorso un punto di svolta, con il recupero, in Ucraina, di tutti i dipinti. Opera, tra gli altri, di Pisanello, Jacopo Bellini, Giovanni Caroto, Andrea Mantegna, Jacopo Tintoretto e Peter Paul Rubens, le tele sono rientrate definitivamente in Italia nel dicembre 2016.
La presenza di due di loro nel percorso espositivo degli Uffizi intende offrire un’ulteriore testimonianza dell’azione condotta, a salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, dalle forze di polizia preposte: fondamentale il lavoro dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale.

Il Fanciullo con disegno – conosciuto anche come Giovane con disegno di pupazzo e  databile al 1523 – del pittore veronese Giovan Francesco, così come la piccola e preziosa opera tarda di Andrea Mantegna intitolata Sacra Famiglia con una Santa sono state inserite nella sezione La globalizzazione del crimine.
Tra le opere già presenti, si segnalano le Oreficerie Castellani, rubate dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia nel marzo 2013, su commissione di una facoltosa signora russa che ambiva a possederle. Anche in questo caso, il recupero è avvenuto in seguito alle indagini e agli interventi dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.