Elegantia, la personale di Jos de Gruyter & Harald Thys in Italia

28 Gennaio 2017

Jos de Gruyter & Harald Thys, Elegantia, La Triennale di Milano © Gianluca_Di_Ioia

È la Triennale di Milano la prima istituzione italiana a ospitare una personale del duo di artisti belgi Jos de Gruyter & Harald Thys. In Elegantia – questo il titolo della mostra aperta dal 28 gennaio – la coppia ha scelto di relazionarsi in maniera esplicita con gli ambienti espositivi del Palazzo dell’Arte.

Attivi da più di 30 anni in formazione congiunta, in questo “debutto italiano” hanno ragionato sul concetto stesso di ‘mostra’, attraverso un intervento che è “la caricatura di un’architettura, l’immagine di un’esposizione sulle “belle arti”, che si rivela – dopo pochi attimi di straniamento – come un catalogo ambiguo di orrori e solo apparenti normalità.” Curata da Francesco Garutti, con la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, Elegantia trova compimento nel progetto stesso di allestimento che oltrepassa la consueta dimensione e funzione.

Appositamente concepite per la Triennale, le teste in gesso e pittura vengono proposte in successione, allineata lungo un’enfilade di stanze e quinte disegnate. L’aspetto ambiguo di queste opere viene rivelato attraverso una visione diretta: oltre l’apparenza che rimanda all’arte classica, si rivelano come “campioni microcefali di civiltà indigene – pupille dilatate, attonite e spaventate di fronte alla realtà.”
Tra le forme romane e industriali del Palazzo della Triennale, Jos de Gruyter & Harald Thys collocano anche alcune opere recenti, tra cui la sequenza di ritratti Les Enigmes de Saarlouis, del 2012; le sculture in terra cruda Der Schlamm von Braanst, del 2008, la serie di acquarelli dai soggetti ambigui Fine Arts, del 2015 e De Drie Wijsneuzen, un’alta fontana da interni dalle fattezze umane e meccaniche.

Dopo l’incontro presso il Sint Lucas University College of Arts and Design di Bruxelles, nel 1987, Jos de Gruyter e Harald Thys hanno intrapreso una carriera congiunta. Di base a Bruxelles, impiegano da sempre diversi mezzi – dalla produzione video al disegno; dalla scultura all’installazione; dal suono alla performance – per originare “mondi paralleli attraverso la compilazione ossessiva di cataloghi e liste: persone, oggetti, macchine, animali, pezzi di architetture e angoli di città“.
Hanno all’attivo mostre in numerose istituzioni dedite all’arte contemporanea in Europa e negli Stati Uniti, tra cui MoMA PS1 a New York, Kunsthalle Wien e Kunsthalle Basel. Da segnalare, infine, la loro partecipazione alle Biennale di Venezia curata di Massimiliano Gioni, nel 2013.

[Immagine in apertura: © Gianluca Di Ioia]