Chiasso rende omaggio a Winckelmann, lo “scopritore” dell’arte classica

4 Febbraio 2017


Nuovo appuntamento espositivo al m.a.x. museo di Chiasso. Dal 5 febbraio al 7 maggio, la sede elvetica fa da cornice a J. J. Winckelmann (1717-1768). I “Monumenti antichi inediti. Storia di un’opera illustrata, una grande mostra in ricordo dello studioso tedesco, a 300 anni dalla sua nascita.

Il cuore pulsante della rassegna è l’opera da cui essa prende il titolo, l’ultima pubblicata da Winckelmann e datata 1767. Sebbene non particolarmente conosciuto, Monumenti antichi inediti è una pietra miliare nella produzione dello studioso poiché, per la prima volta in maniera così rilevante, l’autore accompagna le descrizioni dei “monumenti” con le immagini grafiche degli stessi, commissionate da Winckelmann a talentuosi artisti dell’epoca.

La mostra riunisce quindi le prime due edizioni italiane dell’opera – l’editio princeps del 1767 in due volumi e quella successiva, napoletana del 1820 – oltre ai due manoscritti preparatori, conservati dalla Biblioteca universitaria di medicina di Montpellier, e a tutte le 208 tavole incise appartenenti alla collezione del m.a.x. museo, raffiguranti bassorilievi, opere d’arte e suppellettili ammirati da Winckelmann durante i suoi viaggi. A questi preziosi documenti si aggiungono 20 matrici in rame, 14 prove di stampa – incisioni all’acquaforte ritoccate a bulino – e tre reperti archeologici provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

[Immagine in apertura: Angelica Kaufmann, Ritratto di J. J. Winckelmann, ripreso dal dipinto della stessa Angelica Kaufmann, 1764, incisione all’acquaforte, Raccolta Piancastelli, Biblioteca Comunale “A. Saffi”, Forlì]