Grandi capolavori dell’arte da Budapest a Madrid

14 Febbraio 2017


Mancano solo pochi giorni all’inaugurazione di Masterworks from Budapest. From the Renaissance to the Avant-Garde, la rassegna che, dal 18 febbraio al 28 maggio, animerà le sale del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid – giunto al suo 25esimo anno di apertura al pubblico – con un’importante selezione di capolavori custoditi da due celebri sedi museali ungheresi.

Curata da Guillermo Solana e Mar Borobia, la mostra è il frutto della collaborazione fra l’istituzione madrilena, il Museum of Fine Arts di Budapest – chiuso per restauro fino a marzo 2018 – e l’Hungarian National Gallery, che ospita temporaneamente una parte della collezione dell’altro museo.

Protagoniste della mostra 90 opere – dipinti, sculture e disegni – realizzate fra il Quattrocento e i primi del Novecento da scuole geograficamente varie – si spazia dall’Italia alla Germania, dall’area fiamminga alla Spagna – e da artisti del calibro di Dürer, Leonardo da Vinci, Rubens, Velázquez, Tiepolo, Cézanne e Manet, oltre alla scuola ungherese.

Organizzata attorno a 7 nuclei tematici, la rassegna prenderà in esame il Rinascimento nordico e quello mediterraneo; il Barocco nelle Fiandre e in Olanda e in Italia e Spagna; il Settecento, con un focus sulla scuola veneziana di Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo; la nuova rappresentazione della figura femminile – da Manet a Kokoschka – e il concitato periodo incluso fra l’Impressionismo e le Avanguardie, sul fare del secolo scorso.

[Immagine in apertura: Raffaello Sanzio, Madonna con Bambino e San Giovanni Battista fanciullo (cosiddetta Madonna Esterhazy), dettaglio, 1508, Museo delle Belle Arti di Budapest]