La favola in realtà aumentata di ConiglioViola

7 Marzo 2017


A otto anni dalla retrospettiva al PAC, il duo composto da Brice Coniglio e Andrea Raviola torna a Milano dal 9 marzo al 1° aprile, nello Studio Museo Francesco Messina e in altre dieci sedi in città, per presentare Le notti di Tino di Bagdad – un progetto che trasforma lo spazio urbano in un “cinema diffuso”- e per ingaggiare il pubblico in una caccia al tesoro il cui obiettivo non è altro che la ricostruzione del senso di una narrazione.

Il punto di partenza è un’opera letteraria, Le notti di Tino di Baghdad (1907) di Else Lasker-Schüler: giocando sulla struttura non lineare del testo, ConiglioViola ne ha lacerato la trama per dare vita a 26 episodi autonomi, ognuno dei quali ha ispirato una diversa tavola incisa sul rame e un diverso episodio cinematografico, da fruire in realtà aumentata.
Negli spazi del museo le opere sono all’interno di piccoli lightbox realizzati in cemento a forma di finestra araba: basterà inquadrarle attraverso il proprio smartphone, utilizzando l’app gratuita, per osservare le immagini prendere vita sul proprio display; facendo poi lo stesso in altri punti in città – indicati attraverso una mappa sul sito – sarà possibile collegare di volta in volta gli episodi, secondo una trama che varia con il variare di ogni singolo itinerario.