Angoulême, dove la fotografia è emozione

5 Aprile 2017


Coinvolge il centro storico di Angoulême – città nella Francia centro-occidentale – e la circostante area della Charente, la quinta edizione di Emoi Photographique. Il festival dedicato alla fotografia, in programma fino a 30 aprile 2017, si contraddistingue per la naturale vocazione verso la ricerca di giovani talenti internazionali.
Con 24 mostre, allestite in 14 distinte sedi espositive, la kermesse accoglie una rosa di autori già noti, proponendosi come vetrina per la generazione emergente. Complessivamente sono più di 20, i fotografi selezionati attraverso le candidature spontanee: circa la metà di questi non ha mai esposto i propri lavori in occasioni pubbliche.

Notevole la presenza di artisti provenienti dall’Africa, le cui opere aprono un varco nelle grandi vicende e nelle piccole storie dello sterminato continente spesso al centro della cronaca internazionale.
Ai fotografi Warren Saré, Jean-Daniel Guillou e Jean-Michel Leligny sono dedicate altrettante monografiche. Al proprio esordio in Francia, Saré si è avvicinato alla fotografia a metà degli anni Ottanta ed è autodidatta. Originario del Burkina Faso, punta con le proprie indagini visiva a estendere i confini di questa arte nel suo Paese. Tra i suoi lavori di maggiore risonanza, si segnala La dernière carte. Già presentato, negli anni scorsi, dall’Istituto francese di Ouagadougou e dal Vénerie Watemael-Boitsfort Belgique, può essere considerato un’analisi della storia della sua terra a partire dal processo di ricostruzione.

Jean-Daniel Guillou condivide con il festival una storia di solidarietà legata all’attività dell’associazione Pour les yeux du monde, creata dal medico cambogiano Phat-Eam Lim. Fuggito dalla terra d’orgine per evitare i Khmer Rossi, si è formato come oculista in Francia e ha scelto di rispondere alla mancanza di medici oftalmologici in Cambogia riunendo un team di specialisti. Le fotografie documentano la loro attività, condotta in larga parte all’interno di una “clinica” realizzata all’interno di una tipica imbarcazione.

La “vita segreta” delle donne di 40 anni è al centro della serie fotografica presentata da Jean-Michel Leligny. Una collezione di immagini legate a questa importante fase di passaggio, accompagnata da testi e riflessioni.