Il secondo Novecento visto dalle artiste, al MoMA di New York

13 Aprile 2017

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Con la mostra Making Space: Women Artists and Postwar Abstraction il MoMA – Museum of Modern Art di New York accende i riflettori sul notevole contributo delle artiste nel corso del Novecento. Concentrandosi, in particolare, sul racconto del periodo compreso tra la fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, e l’inizio del movimento femminista, intorno al 1968, il percorso espositivo curato da Starr Figura e Sarah Hermanson Meister con Hillary Reder attinge alla collezione permanente dell’istituzione statunitense per tracciare una ricognizione in oltre 100 opere.

Dipinti, sculture, fotografie, disegni, stampe, tessuti e ceramiche, realizzati da circa 50 artiste, definiscono una traiettoria precisa che permette di comprendere come le evoluzioni sociali del secondo Novecento fanno progressivamente consentito alle donne di conquistare un ruolo in un mondo, fino ad allora, dominato dalle figure maschili. Concepita secondo un ordine cronologico, Making Space destina una speciale attenzione all’astrattismo, dando tuttavia evidenza della pluralità di forme con cui le artiste hanno saputo esprimersi.
A testimoniarlo, la scelta di affiancare autrice eterogenee per stile, tecnica e visione; tra loro si segnala la presenza di lavori di Lee Krasner, Helen Frankenthaler, Joan Mitchell, Lygia Clark, Lygia Pape, Gego, Agnes Martin, Anne Truitt, Jo Baer, Magdalena Abakanowicz, Sheila Hicks, Lenore Tawney, Lee Bontecou, ​​Louise Bourgeois ed Eva Hesse. In mostra anche tesori poco noti della collezione del MoMA; è il caso dei collage di Anne Ryan, delle fotografie di Gertrudes Altschul e di alcune recenti acquisizioni – Ruth Asawa, Carol Rama e Alma Woodsey Thomas – che in questa occasione verranno mostrate per la prima volta.

[Immagine in apertura: Installation view of Making Space: Women Artists and Postwar Abstraction. The Museum of Modern Art, New York, April 15-August 13, 2017. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo: Jonathan Muzikar]