Tra materia e forma. Paul Wiedmer in mostra a Cecina

21 Aprile 2017


Traggono origine da una vera e propria ricerca, i lavori ideati da Paul Wiedmer tra il 1974 e il 1976, in mostra fino al 28 maggio presso la Fondazione Culturale Hermann Geiger di Cecina nell’ambito di Paul Wiedmer. Ferro. Forme. Energia, l’omaggio espositivo all’artista elvetico.
Gli Objets boudlés derivano infatti dall’assemblaggio di rottami in ferro ritrovati, con l’ausilio di un metal detector, nei cantoni svizzeri.

Nidwalden, ricerca del materiale. 1974-1976 Jacqueline Dolder

Le 26 opere in mostra, ciascuna delle quali accompagnata da una litografia, evocano la dialettica fra i prodotti dell’industria pesante e la natura, ben radicata nella poetica di Wiedmer.
Il legame con la terra trova una moltitudine di rimandi nei concetti di scavo e di estrazione dal suolo di oggetti strettamente connessi a esso, come i numerosi frammenti di attrezzi agricoli rinvenuti durante le ricerche. Assemblati in base al luogo del loro recupero, gli Objets boudlés richiamano anche le logiche dell’inventario e della catalogazione dei reperti in base alle diverse provenienze.
Completano il percorso due opere recenti – Lava, del 2015, e l’installazione Stützen der Gesellschaft, ispirata a I pilastri della società di Ibsen.

Paul Wiedmer, Freiburg. Metallo, Collezione dell'artista

La mostra toscana sottolinea il forte interesse di Wiedmer verso il mondo naturale, testimoniato anche dalla realizzazione, a partire dal 1997, del parco d’artista “La Serpara”, a Civitella d’Agliano, dove trovano spazio le sue sculture e quelle dei colleghi, in perfetta armonia con la natura.